Comune di Agrate Brianza - Sito ufficiale

Nel ghetto di Terezin, tra il 1943 e la fine del 1944, sono transitati circa 160.000 ebrei, la gran parte di loro valenti artisti nel campo musicale, direttori d’orchestra, strumentisti, coristi, solisti di indubbia capacità e fama in quei tempi bui.

Grazie all’iniziativa di un direttore d’orchestra tedesco Rafael Schàchter in quei due anni avvenne una cosa stupefacente, considerato il tempo e il luogo dove si sono svolti i fatti.

Schàchter ha preparato e messo in scena per oltre dieci repliche la Messa da Requiem scritta da Giuseppe Verdi e dedicata al poeta e eroe nazionale Alessandro Manzoni in occasione della sua morte avvenuta il 22 maggio 1873.

L’ultima replica nell’ottobre 1944, alla presenza di tutto lo stato maggiore carcerario del Ghetto e del plenipotenziario del sistema concentrazionario nazista Adolf Eichmann, segna l’epilogo della storia con tutti gli artisti che salgono sull’ultimo treno con destinazione Auschwitz per la loro soluzione finale.

Questa avvincente e drammatica storia è raccontata da un superstite testimone a Terezin e che riuscirà a sopravvivere ad Auschwitz nel suo libro dal titolo “Il Requiem di Terezin”.

La rappresentazione si dipana quindi tra l’ascolto e visione di alcuni brani del Requiem registrato alla Scala nel 2012, alternati alla lettura di alcuni brani tratti dal libro di Josef Boor in un crescendo drammatico che terminerà con il testo: “Mantenne la promessa, partirono tutti insieme, Rafael Schàchter coi suoi amici. Nei primi vagoni del primo convoglio...”