Dante e Francesco. Nel mezzo del cammin di sua (e nostra) vita  

Cosa hanno in comune Dante Alighieri e San Francesco d’Assisi?

Poco, si direbbe a prima vista: il primo sempre focoso e ribollente di sdegno, l’altro serafico e in pace con Dio e con l’universo.

In realtà, la storia è ben diversa, ed è una storia affascinante.

La vita di Dante è segnata dalla vicinanza dei francescani da quando è un bambino a quando muore, e la Divina Commedia deve moltissimo alla teologia e alla spiritualità francescana; soprattutto, ma non solo, negli ultimi cruciali canti del Paradiso. E poi c’è anche Giotto. Concittadino e coetaneo di Dante, grande rivoluzionario, come lui, nel campo dell’arte: proprio negli anni in cui Dante scrive, Giotto affresca le pareti della basilica di Assisi e la Cappella degli Scrovegni a Padova; e i due con ogni probabilità si sono incontrati, conosciuti e stimati.

Insomma: una storia tutta da scoprire e da vivere, accompagnati come di consueto dai versi della Divina Commedia, da musiche di sottofondo e, questa volta, anche dagli splendidi affreschi di Giotto.

La serata rientra nella programmazione del Progetto Letterevive, che ha lo scopo di far (ri)scoprire i grandi classici della letteratura italiana mediante monologhi teatrali, immagini e la musica.

Letture e commento di Riccardo Moratti

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