La nostra storia

La storia

Comune che ha alle spalle almeno otto secoli di storia, ne aveva quattro quando il "suo" Marco d'Agrate scolpì la statua del San Bartolomeo posta nel transetto destro del Duomo di Milano, un'opera che evidenzia un carattere di spettacolarità e che risulta molto ammirata da tutti i fedeli. Fra i monumenti presenti sul suo territorio sono da segnalare la cinque-secentesca Villa Schira Corneliani, con balconcino barocchetto e secolare giardino interno, e la chiesa di Santa Maria, verosimilmente dalla struttura di origine medievale. Nella frazione di Omate, la Villa Trivulzio è un notevole edificio ottocentesco progettato in origine da Giovanni Ruggeri; dell'ampio parco si è fatto un giardino paesaggistico. Agrate diede i natali a Gian Matteo Ferrario, medico della duchessa Bianca Maria Sforza e lettore nell’Università di Pavia, a Marco d'Agrate che fu l’autore della famosa statua di S. Bartolomeo scorticato che si trova nel Duomo di Milano e a Padre Clemente Vismara missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere in Birmania, morto il 15 giugno 1988 a Mong Ping. Nell'ottobre 1996 il cardinal Carlo Maria Martini ha aperto la sua causa di beatificazione conclusasi il giorno 26 giugno 2011.

Collocazione geografica

Il Comune di Agrate Brianza si colloca in Lombardia, nella provincia di Monza e della Brianza e confina con i Comuni di Vimercate, Burago di Molgora, Cavenago Brianza, Caponago, Carugate, Brugherio, Monza e Concorezzo.

Il territorio è attraversato a sud-ovest dal canale Villoresi e ad est dal torrente Molgora, che scorre verso sud prima di gettarsi nell’Adda.

Il Comune ha adottato l’attuale denominazione nel 1862 quando, con l’unificazione italiana, venne chiesto alle località omonime di scegliere un nome più specifico per evitare fraintendimenti; venne così aggiunto il suffisso Brianza per distinguere il nostro Comune da Agrate Conturbia (NO). Al 1869 risale invece l’unificazione con l’ex comune di Omate, oggi frazione di Agrate Brianza.

Attività economiche

La posizione geografica, che la rende di facile accesso quale crocevia di tutto il nord-est milanese, ha permesso l’espansione degli insediamenti produttivi e residenziali. Sul suo territorio sono presenti, oltre ai grossi complessi industriali, numerosissime imprese artigiane e del terziario. Le attività agricole rimaste sono quelle specializzate del floro-vivaismo di Omate, vicino al torrente Molgora.

Lo stemma

Il Comune di Agrate Brianza usava, di fatto, questo stemma già dall'inizio dello scorso secolo. Ciò nonostante, non è nota con certezza l'antica origine di questo stemma. Tuttavia è possibile ipotizzare che i colori (l'argento del fondo del campo e il rosso del leone rampante) così come la figura principale dello stemma (il leone rampante) siano derivati dallo stemma dell'antica famiglia milanese dei Secchi, che risulta blasonato a pagina 517 del Volume II del Dizionario storicoblasonico di G.B. di Crollalanza. E questo, per il fatto che fin dal 1475 alcuni membri della famiglia Secchi erano stati titolari del feudo di Vimercate; feudo nella cui giurisdizione territoriale entrava a far parte in quel tempo la terra di Omate, attuale frazione del Comune di Agrate Brianza. Dal punto di vista araldico, si potrebbe ricordare ancora che il termine "pianura", in araldica, indica una "campagna" (la parte inferiore dello scudo delimitata da una linea orizzontale, posta a meno di un terzo della sua altezza, partendo dalla punta) che ha un'altezza più ridotta di quella normale.